luglio 2006

 

2 luglio 2006 - 13a domenica t. ord.

Sap 1,13-15;2,23-24 / 2Cor 8,7.9.13-15 / Mc 5,21-43.

 

 La tua fede ti ha salvata. Va’ in pace

(Mc 5,34)

 

Il cardinale Suenens raccontava questo episodio di cronaca. «In piena notte una casa isolata va a fuoco. Padre, madre, ragazzi si precipitano fuori e assistono impotenti al divampare dell’incendio. Ad un tratto si accorgono - orrore - che manca il più piccino, un bimbo di cinque anni: al momento di uscire, impaurito dal fuoco e dal fumo, è tornato indietro ed è salito al piano superiore. Che fare? Avventurarsi in quella fornace è ormai impossibile. Ed ecco che lassù, in alto, si apre una finestra e il bimbo si affaccia urlando disperatamente. Lo scorge il padre e gli grida: “Salta giù!” Sotto di sé il piccolo non vede che fumo e fiamme, ma ode la voce e risponde: “Papà, non ti vedo...”. “Ti vedo io, e basta: salta giù!”, replica l’uomo. E il bimbo salta e si ritrova sano e salvo tra le braccia del padre, che l’ha afferrato al volo».

 Nel momento del pericolo, del dolore, della disgrazia ecco che la voce del Signore si fa udire e ci grida: “Abbi fiducia in me, gettati fra le mie braccia!”. Lui ci sente, anche quando noi “lo tocchiamo” di nascosto, come ha fatto quella donna affetta da emorragie. Dio ci vede, Dio sa: tanto basta perché ci dobbiamo gettare nelle sue braccia.