PRENDI IL LARGO!

Viaggiando in treno e trovandosi soli nello scompartimento, a seconda del carattere delle persone, possono esserci due diverse aspettative: “Speriamo che alla prossima stazione non salga nessuno, così posso riposare tranquillo, posso leggere con calma...”; oppure: “Speriamo che salga qualcuno, così posso scambiare due parole...”. Nel primo caso, quando entra nello scompartimento un nuovo passeggero, lo si accoglie con un certo fastidio e gli si fa credere che sta violando un territorio che ci appartiene perché precedentemente occupato. Una volta entrato lo si associa come proprio alleato contro eventuali altri intrusi. Nel secondo caso si aspettano con ansia passeggeri, nella speranza che ci consentano di allargare gli argomenti di conversazione. Questa piccola esperienza ci dice come la nostra vita non è un viaggio solitario, ma è un ‘camminare insieme’ che ci vede tutti coinvolti.

Prendi il largo!”: è l’invito del Papa nella sua lettera Novo Millennio Ineunte, nella convinzione che è di Gesù ‘primo e più grande evangelizzatore’ questa spinta verso il futuro, illuminato dalla speranza: ed Egli ci fa riprendere coscienza della sua volontà di salvezza per tutti gli uomini e ci trasforma in evangelizzatori.

Non guarderemo allora con sospetto a coloro che si affiancano a noi per intraprendere questo viaggio; nessuno ci sarà estraneo e la testimonianza dell’amore reciproco sarà il primo annuncio della salvezza evangelica!

“Frutto, dunque, del grande Giubileo - come scrive il Papa nel suo Messaggio per la Giornata Missionaria Mondiale del 21 ottobre - è anche l’atteggiamento che il Signore chiede ad ogni cristiano, quello di guardare in avanti con fede e speranza. Chi ha incontrato veramente Cristo non può tenerselo per sé, deve annunciarlo a tutti con nuovo slancio, vissuto quale impegno quotidiano delle comunità e dei gruppi cristiani, sull’esempio dell’Apostolo Paolo, il quale affermava: ‘mi son fatto tutto a tutti, per salvare ad ogni costo qualcuno’ (1 Cor 9,22).

Un’evangelizzazione nuova, allora, perché non affidata solo a un gruppo di ‘specialisti’, ma propria di tutto il popolo di Dio;

nuova perché l’annuncio fondamentale “Dio ti ama” possiede in sé la passione dirompente di chi scopre la risposta a tutto;

nuova perché il primo impegno è evangelizzare se stessi, parola per parola del Vangelo;

nuova perché annunciata insieme, con i ‘compagni di viaggio’ che il Signore mi ha posto accanto, vivendo il comandamento nuovo dell’amore scambievole;

nuova perché l’amore spinge anche a parlare, a dar voce a un cuore ricco e traboccante;

nuova, infine, perché lo Spirito Santo ha dato alla Chiesa nuovi strumenti, tra cui i Movimenti e le Nuove Comunità.

Affidiamo a Maria, Stella dell’evangelizzazione, questo cammino ‘al largo’ e, come chi dal treno ammira il paesaggio, contempleremo le grandi opere che Dio sta compiendo per la sua Chiesa: germogli di vita che attendono di sbocciare, frutti di bene che preparano e anticipano un mondo nuovo, dove Cristo sarà veramente ‘tutto in tutti’ (Cor 3,11).

Alberto P.