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aprile 2006 - 3a di Pasqua
At 3,13-15.17-19
/ 1Gv 2,1-5a / Lc 24,35-48
Guardate le mie mani e
i miei piedi: sono proprio io!
(Lc 24,39)
Nel
Vangelo di Luca a queste parole di Gesù fanno seguito le altre: “Toccatemi e
guardate, un fantasma non ha carne ed ossa come io ho”. Scrivendo per il
mondo greco che considerava un’assurdità la risurrezione della carne, Luca
insiste sulla realtà fisica di Gesù Risorto.
Ma cosa opera il Crocifisso-Risorto oggi
nella sua comunità? Rinnova e unifica gli uomini e tutta la creazione in
un rapporto nuovo di armonia e amore divino.
Gesù
realizza in pieno così il progetto del Padre di “ricapitolare in Sé”
tutte le cose, quelle del cielo e quelle della terra. Sarà Lui fra noi e
mediante noi a trasformare l’umanità da una valle di lacrime in un giardino di
Dio.
UN RAPPORTO NUOVO
Durante i giorni che precedevano la
Pasqua, ci siamo chiesti come coinvolgere i nostri bambini che sono ancora
piccoli. Volevamo narrare loro gli avvenimenti della Settimana Santa e della
Passione, per mettere nei loro cuori i semi della fede. Ma non hanno dimostrato
nessun interesse e la risposta era: “Lo sappiamo già, ce l’avete
già raccontato...”.
Il Sabato Santo ci siamo
rassegnati e abbiamo capito che dovevamo perdere i nostri progetti, ed essere
pronti a far ciò che avrebbero desiderato fare. Abbiamo trascorso tutto il
giorno a costruire insieme a loro una casetta in
giardino. La sera uno dei ragazzi ci ha detto: “È stato il giorno più bello
della mia vita! Adesso raccontateci di Gesù e della Pasqua!”. Così abbiamo
fatto, mentre loro ascoltavano con grande attenzione e
partecipazione.
M.H.P., Germania