EUCARISTIA
Gesù, conoscendo il cuore degli uomini per il
battito del suo cuore, sembrò non rassegnarsi ai limiti della
carne umana che aveva assunta, a quei limiti che erano morte,
separazione, e volle lasciare qualcosa che lo moltiplicasse nel
tempo e nello spazio: e per questo "inventò"
lEucaristia.
Egli infatti non rimase in terra proprio per poter
rimanere su tutti i punti della terra con lEucaristia;
altrimenti la presenza di Gesù sarebbe stata limitata alla sola
Palestina.
Era Dio e quale seme divino fruttificò moltiplicandosi.
Paolo e Luca, Marco e Matteo raccontano il
gesto di Cristo che istituisce lEucaristia. Giovanni ne
anticipa lannuncio ricordando il discorso di Gesù nella sinagoga
di Cafarnao sul pane di vita disceso dal cielo (! Cor. 11,23-25;
LC. 22, 19-20; Mt. 26, 26-29; Mc. 14, 22-25; Gv. 6,51-58).
Gesù è lagnello pasquale che dà la vita per il
nostro riscatto, che versa il suo sangue e dona il suo corpo.
Nellultima cena che spezza il suo corpo "dato a voi";
nel vino il suo sangue "versato per voi e per tutti";
invita gli apostoli a ripetere il suo gesto: "fate questo in
memoria di Me".
Sullaltare Cristo ci unisce a sé nel suo dono
senza limiti che ha fatto della sua vita al Padre e
allumanità rappresentandoci e interpretandoci. È
sacrificio e dono di amore del Capo e di tutte le membra unite
con Lui.
Nella Messa Gesù non solo ci invita a far nostri i suoi sentimenti di amore perfetto verso il Padre e verso gli uomini, come li ha espressi e vissuti "fino alla fine": entra realmente in comunione con noi nutrendoci di Sé. "Io sono il pane di vita... il pane vivo disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno e il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo... Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue dimora in Me e Io in lui.... Come il Padre che dà la vita, ha mandato me e Io vivo per il Padre, così anche colui che mangia di me vivrà per me" (Gv. Cap. 6).
Quali sono gli effetti che è capace di
produrre la comunione eucaristica?
Gesù in noi, mediante il pane consacrato diventato il
suo Corpo, ci trasforma in Sé. Dice il Concilio Vaticano II°:
"La partecipazione al corpo e sangue di Cristo altro non fa
se non che ci mutiamo in Colui che prendiamo" (LG. 25).
Incisivamente dicono le prime catechesi: "In figura
di pane ti è dato il Corpo ed in figura di vino ti è dato il
sangue, per diventare, avendo partecipato del corpo e sangue di
Cristo, concorporeo e consanguineo di Lui" (Catechesi di S.
Cirillo di Gerusalemme). Ed aggiunge S. Alberto Magno:
"diventiamo ossa delle sue ossa, carne della sua carne,
membra delle sue membra".
In sintesi efficace dice s. Tommaso dAquino:
"Leffetto proprio della Eucaristia è - per
partecipazione - la trasformazione delluomo in Dio".
Ma lEucaristia non produce solo la
trasformazione di ogni singolo cristiano in Cristo, ma, da vero
vincolo di unità, produce anche lunità tra gli uomini, la comunione
tra i fratelli, fratelli di Gesù e fratelli gli uni degli altri.
Dà la grazia che rende possibile il costruire la famiglia dei
figli di Dio, uniti con Lui e tra loro.
Dice Paolo VI°: "LEucaristia è istituita
perché diventiamo fratelli, perché da estranei, dispersi e
indifferenti gli uni agli altri, noi diventiamo uniti, eguali ed amici;
è a noi data perché, da massa apatica, egoista, gente fra sé
divisa e avversaria, noi diventiamo un popolo, un vero popolo,
credente e amoroso, di un cuore solo e unanima sola".
Si può dire che la Chiesa fa lEucarestia (perché
consacrata dal sacerdote) e in pari modo che lEucaristia fa
la Chiesa (perché dona la grazia dellamore che - se vissuto
- unisce)..
Naturalmente gli effetti dellEucarestia
non sono automatici. Alliniziativa di Gesù che si dona e
intende unirci a Sé e tra noi occorre collegare la nostra parte, metterci
cioè nelle condizioni di permettere ai doni di Dio di essere
fruttuosi.
A noi è la richiesta la fede in ciò che Gesù dice e
opera, il distacco dai peccati e dal male, lintenzione di
vivere secondo linsegnamento e lesempio di Gesù che vuole
continuare la sua vita nella nostra umanità. Occorre essere,
almeno interiormente, riconciliati con "chi ha qualcosa
contro di te" ed essere disponibili a costruire
lunità nella chiesa e a percorrere le strade che conducono
alla fraternità universale.
In molti luoghi i cristiani si trovano nelle condizioni di S. Francesco, quando il Signore lo invitò a restaurare la sua Chiesa. In questi tempi con il secolarismo che smorza lo spirito religioso e le varie correnti di materialismo che contribuiscono a farlo smarrire, la comunità cristiana ha bisogno di presentarsi come sicuro riferimento di vita e di orientamento. Gesù, donandoci lEucaristia, ha voluto che fossimo sempre accanto alla Sorgente per ritrovare lidentità nel costruire il tessuto della chiesa e nel servizio al mondo.