UNA NOTTE BUIA BUIA
Tutti i bambini, si sa, hanno
paura del buio. Ma Miriam ne era addirittura terrorizzata, tanto che
per esempio, quando si svegliava di notte, tremava di paura e
doveva subito strisciare fino al pagliericcio di Emmanuel per svegliarlo
e farsi raccontare qualcosa, fino a quando non era di nuovo addormentata
(e naturalmente Emmanuel non era molto contento di questo!).
Così quello che capitò quella
notte se lo ricorderà per un bel po'. Erano i giorni della Festa delle
Capanne. Tutto il paese, per ricordare quando gli Ebrei erano nel
deserto, si costruiva delle capanne di rami e foglie e viveva dentro
queste per qualche tempo. Era molto divertente e i bambini aspettavano questi
giorni come un'avventura. Certo però era anche un po' pauroso per Miriam,
perché se di notte bisognava alzarsi per qualcosa, si doveva
uscire nel bosco al buio.
Infatti quella notte Miriam si
svegliò perché doveva fare pipì e si accorse che nella capanna era
rimasta sola. Non era ancora molto tardi ed Emmanuel coi suoi
genitori erano ancora nella piazza del paese, dove era stato
acceso un falò e, con tutta la gente, stavano ancora recitando i salmi
e cantando al Signore.
La notte era proprio buia buia,
senza luna. Miriam aveva una paura matta, anche perché non ci si
vedeva proprio nulla. Però doveva proprio uscire. Così si fece
coraggio e si allontanò un po' dalla capanna verso il bosco. Ma quando si
trattò di tornare, sbagliò strada e si accorse di essersi
persa. Incominciò subito a tremare, piena di terrore. Avrebbe
voluto gridare e chiedere aiuto, ma era talmente spaventata che
la voce non le usciva dalla gola. Così si sedette sotto un albero,
piangendo disperatamente in silenzio. Pensava che nessuno l'avrebbe
più trovata e che sarebbe morta, e si sentì sola e abbandonata
da tutti. Passò così un po' di tempo, che a lei sembrò un'eternità.
Ma ad un certo punto sentì una
mano che si posava sulla sua spalla e la voce dolcissima di Gesù,
che la chiamava sottovoce: "Miriam!". A Miriam sembrò di
risuscitare, abbracciò forte forte il suo amico e si sentì di
nuovo sicura. E Gesù continuò: "Sai, ero anch'io al centro
del paese con gli altri. Ma ho capito che tu avevi bisogno di
aiuto e sono subito corso. Non devi mai disperarti. Forse molte
altre volte ti capiterà di sentirti sola e abbandonata da tutti.
Ma dovrai sempre pensare che io ti sono vicino, anche se non
sempre mi vedrai. Io non abbandono mai i miei amici, e anche se talvolta
non posso farmi vedere proprio come adesso, sto sempre lo stesso al
loro fianco e li aiuto!...".
E, detto questo, la prese delicatamente per mano, la condusse nella capanna e, dopo averla aiutata a rimettersi a letto, le stette ancora un po' vicino fino a quando si addormentò di nuovo.