C'È QUALCUNO CHE ABITA NEL
NOSTRO CUORE
Gesù era un bambino proprio come
tutti gli altri. Molto simpatico, intelligente e in gamba in tutto,
ma un vero bambino della sua età. Tuttavia talvolta sembrava
trasformarsi. Emmanuel si ricordava alcuni fatti che lo avevano
un po' impressionato. Per esempio quando quel giorno a scuola aveva
spiegato lui stesso un brano della Bibbia, dicendo cose
meravigliose, tanto che il Rabbino era rimasto a bocca aperta,
non capendo chi mai poteva avergliele insegnate. O quando era
andato dal capo del villaggio, un uomo rude e cattivo che faceva
il prepotente con tutti, e gli aveva parlato in un modo talmente bello
che egli era improvvisamente cambiato, diventando una delle
persone più gentili e generose.
Un'altra volta poi era capitato
un fatto ancor più strano. Gesù, andando a trovare con Emmanuel
una famiglia di quei suoi soliti "amici" (e cioè una vedova
molto povera, mamma di due loro compagni), aveva scoperto che non era
rimasto più nulla da mangiare in casa. Ma egli, con aria un po'
furba, aveva detto che, secondo lui, poteva esserci rimasto
qualcosa nascosto come riserva in una scatola nel pollaio. Anche
se la donna aveva detto che era sicura che non ci fosse nulla,
erano andati tutti a vedere e avevano scoperto con stupore che
c'erano davvero molti viveri. Emmanuel era convinto che era stato
una specie di miracolo.
Ma la cosa che più lo lasciava
stupito era che da un po' di tempo anche con Miriam, la sua sorellina,
stavano capitando cose simili. L'altra sera, per esempio, lei
così piccola aveva dato dei consigli molto saggi al loro papà, aiutandolo
a risolvere una difficile questione di rapporti coi compagni di lavoro.
E quell'altra mattina la mamma aveva un forte mal di testa che le impediva
di badare alle faccende necessarie. Ma Miriam l'aveva accarezzata, dicendo
che chiedeva al Signore di farglielo passare. E dopo pochissimo
la mamma stava di nuovo bene!
Emmanuel decise allora di
parlarle e, presala in disparte, le chiese qual'era il suo
segreto. Miriam naturalmente disse che era tutto merito di Gesù.
E aggiunse: "Ti sei mai accorto che Gesù, prima di fare
delle cose meravigliose, sta un attimo in silenzio e sembra
parlare con qualcuno dentro di sé? Ebbene: Gesù mi ha spiegato
che nel suo cuore abita un personaggio molto importante, che si
chiama lo Spirito Santo. Mi ha detto che è un po' come il sole
che scalda, dà luce e fa vivere animali e piante: Egli è come
il sole dell'anima. E' l'Amore che tiene così unito Gesù al suo
Padre che è nei cieli. Ma la cosa più bella è che mi ha anche
detto che, se abbiamo il cuore puro e libero dall'egoismo, egli
può mandare questo "sole", cioè il suo Spirito anche
dentro di noi. E così anche noi possiamo essere pieni di Amore e
uniti come una cosa sola col Padre Celeste. Se poi ci ricordiamo della
presenza di questo Spirito nel nostro cuore e Gli parliamo
dolcemente dentro di noi pregandolo, possiamo capire delle cose molto
importanti e anche fare col suo aiuto, per amore degli altri,
cose meravigliose per aiutarli, proprio come Gesù.
Emmanuel capì di colpo che Miriam, anche se più piccola, stava diventando molto più in gamba di lui, perché, essendo ormai una grande amica di Gesù, scopriva dei segreti che lui, Emmanuel, nemmeno immaginava Allora corse subito da Gesù perché lo aiutasse a sgomberare anche il suo cuore da tutte le cose meno belle e lo facesse abitare dal suo Spirito di Amore.